La Nostra Storia

Doni alla Città

Sono diversi i doni che il Centro Studi Storici ha offerto alla Città di Mestre, perché se ne ricordi il passato, ma anche per tenere vive le migliori tradizioni di questo territorio.

 

Le lapidi informative dei principali monumenti storici della Città

Già nel 1966 l’Associazione, su iniziativa di Luigi Brunello e con la collaborazione tecnica e operativa del Comm. Guarise, affigge ai monumenti antichi più celebri della Città – Torre, Provvederia, Scholetta dei Battuti presso San Lorenzo, Hospitale dei Battuti in via Torre Belfredo, mura del Castelnuovo nei giardinetti di via Torre Belfredo - le lapidi marmoree riportanti le sottostanti concise, ma fondamentali, notizie sui manufatti.

 

Torre dell’orologio

Questa torre costruita nel xii secolo restaurata nel xvii,

e’ la sola rimasta delle undici che formavano il Castello di Mestre.

A cura del Comune di Venezia e del Centro Studi Storici di Mestre 1966.

 

Provvederia

Nel 1525 sulle mura di una piu’ antica torre fu costruito questo palazzo

destinato a sede della Provvederia e del Consiglio Civico.

A cura del Comune di Venezia e del Centro Studi Storici di Mestre 1966.

 

Scholetta dei Battuti presso S. Lorenzo

Questo edificio era sede della Scuola di S. Maria dei Battuti fondata a Mestre nel 1302

soppressa nel 1807 dalle leggi napoleoniche.

A cura del Comune di Venezia e del Centro Studi Storici di Mestre 1966.

 

Mura nei giardini di via Torre Belfredo

Resti delle mura e di una torre dell’antico Castello di Mestre

qui appresso sorgeva la Torre di Belfredo costruita nel xi secolo demolita nel 1876.

A cura del Comune di Venezia e del Centro Studi Storici di Mestre 1966.

 

Hospitale di S. Maria della Salute

Qui sul terreno donato da Mabilia il 4 agosto 1314

la Scuola di S. Maria dei Battuti costruiva l’Hospitale

per secoli destinato ad accogliere orfani e vecchi della Terra di Mestre.

A cura della Casa di riposo di Mestre 1966.

 

Il dipinto di San Michele

Nel 1988 il grande dipinto di San Michele, opera di Boscolo Natta, risulta vincitore di un concorso bandito dal Centro Studi Storici per celebrare il co-patrono di Mestre. L’opera consegnata al parroco di San Lorenzo don Angelo Centenaro nel corso di una partecipata cerimonia pubblica nello spazio antistante il Duomo, si trova ora all’interno della chiesa sopra il portale di ingresso.

 

Il plastico della Citta Murata e del Borgo di San Lorenzo

Nel 1993 su iniziativa di Piero Bergamo ed il supporto economico della Banca Popolare di Venezia, grazie al suo presidente Ugo Ticozzi, viene realizzato il plastico della Citta Murata e del Borgo di San Lorenzo, donato alla Città e ora ospitato al secondo piano del Municipio di Via Palazzo.

Realizzato in essenze di legni differenti da Roberto Del Maschio su consulenza storica di Marco Sbrogiò, riproduce, in scala 1.250,  la Mestre medioevale: struttura del territorio con la cinta muraria del Castenuovo, il borgo di San Lorenzo, strade e piazze, fiumi e canali, chiese e case, orti e fossati.

La donazione alla Città è accompagnata dalla distribuzione a scuole, biblioteche , associazioni e cittadini di un libricino riportante alcuni cenni storici su Mestre e la illustrazione del plastico, in particolar modo della cinta muraria del Castello che, incomprensibilmente per i più, non ricomprende la piazza principale della Città e la sua Pieve di San Lorenzo.

 

La biblioteca storica di Mestre e della Terraferma

Inaugurata il 16 dicembre 1995 con l’apertura del Centro Culturale Villa Pozzi, la biblioteca vanta una raccolta di tutto rispetto di volumi sulla storia della Città e del territorio di terraferma. Molte pubblicazioni presenti nella biblioteca dell’Associazione sono introvabili altrove, perché acquisite nel mercato dell’antiquariato librario o avute in dono da enti, parrocchie e associazioni ma non immesse nella usuale rete di vendita.

La sua dotazione libraria è attualmente di quasi tremila volumi e si incrementa di anno in anno, grazie alle continue acquisizioni e alle donazioni di volumi, archivi o parti delle biblioteche personali di soci e sostenitori. Vanno ricordate a questo proposito le donazioni di Giovanni Netto, Luigi Brunello, Piero Bergamo, Ottorino Trevisan e dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.

La biblioteca è aperta al pubblico, in alcuni giorni della settimana, nell’orario pomeridiano. Vi accedono prevalentemente studenti, appassionati o anche semplicemente curiosi.

Nonostante l’importante servizio svolto, la biblioteca non gode di alcun contributo o sostegno economico ed è completamente a carico dell’Associazione.

 

Il progetto targhe informative sugli edifici monumentali

Nel 2000, su iniziativa del presidente Roberto Stevanato e del vicepresidente Marco Sbrogiò, viene donato all’Amministrazione Comunale un dettagliato progetto per affiggere targhe informative sugli edifici monumentali della Città, così come diffuso oramai in tutti i centri storici. A corredo vengono presentate alcune bozze di soluzioni grafiche delle targhe e qualche esempio in formato reale su cartoncino.

Il progetto viene finanziato, ma poi si perde nei meandri dell’Ufficio Tecnico del Comune, cui vengono demandati per competenza la realizzazione delle targhe e la loro affissione.

E’ l’esempio di una delle molte occasioni perdute da parte dell’Amministrazione Comunale di rendere più bella, accogliente e vivibile questa Città. Sono infatti innumerevoli gli episodi di proposte avanzate dall’Associazione, ma anche da cittadini, richiedenti poco investimento ma dalla forte ricaduta culturale per migliorare la Città, che purtroppo trovano scarse sensibilità negli amministratori comunali.

 

Restituzione della fontanella di via Gino Allegri

Il 5 agosto 1926, due settimane prima della soppressione del Comune di Mestre, fu inaugurato il nuovo mercato centrale di Mestre che raggruppava nella zona di via Gino Allegri le attività commerciali che si svolgevano in Piazza  Maggiore. La nuova area venne attrezzata allo scopo e per il lavaggio della merce vennero installate due fontanelle di forma ottagonale in graniglia, la prima dedicata agli ortaggi, la seconda al pesce e alla selvaggina.

Nel 1992 il mercato venne spostato su via Fapanni e le fontane eliminate.  Il Centro Studi Storici di Mestre, da sempre attento alla salvaguardia delle testimonianze storiche ed architettoniche della Città, facendosi interprete anche delle pressanti richieste avanzate da numerosi cittadini, ha sin da quegli anni operato affinché le fontanelle venissero restaurate e riposizionate nel luogo da dove erano state tolte.

Dopo lunghe vicissitudini, l’Associazione è riuscita ad individuare il luogo di deposito di una delle due fontane (il cantiere di una impresa privata di costruzioni) e si è attivato per la sua idonea ricollocazione. Grazie a Veritas, che si è fatta carico degli aspetti economici e cantieristici, dal mese di luglio 2014 la fontanella è ritornata patrimonio della Città.