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IL RAMO DELLE MUNEGHE

Per un recupero storico, ambientale e funzionale di una grande emergenza del passato.

 

I lavori di messa in sicurezza e sistemazione di via Poerio e la conseguente possibilità, che si offre alla Città di Mestre, di ripristinare i tratti malamente coperti del fiume Marzenego rappresentano indubbiamente una opportunità di valore storico e dovranno costituire un importante punto di inversione di tendenza rispetto a molte scelte scellerate operate sinora sulla Città.

Il Centro Studi Storici di Mestre, quindi, esprime il proprio pensiero in modo chiaro e preciso su ciò, anche quale contributo di arricchimento al dibattito, ed impegna l’Amministrazione Comunale affinché i lavori vengano svolti nel rispetto di un progetto complessivo di recupero storico ambientale di tutto il Ramo delle Muneghe (paleoalveo dell’antico oramai scomparso fiume Musone) a partire dalla sua diramazione a monte di Villa Querini e sino alla zona di confluenza con il Ramo delle Beccarie.

La riapertura del tratto di via Poerio del Ramo delle Muneghe del Marzenego darà, quindi, finalmente, il via alla riscoperta di quella “Mestre Città d’Acqua” che era l’antico porto fluviale affacciato alla Laguna, il Portus e la Ripa le cui testimonianze si perdono nel buio dei tempi.

Il tratto fluviale del Marzenego così riscoperto costituirà un elemento importante di riqualificazione e ricomposizione urbana della Città e dovrà inserirsi nel contesto delle presenze storiche che vi si affacciano: Scholetta dei Battuti, Duomo, chiesa e monastero di Santa Maria delle Grazie, edifici monumentali adiacenti il “Ponte della Campana” e la bocca di piazza, Galleria Matteotti.

Elemento importante che coniugherà il significativo rapporto con Venezia dovrà essere anche il recupero della memoria storica dei fatti storici d’arme del 1848, che proprio in quel punto hanno visto scrivere alcune delle più gloriose pagine del Risorgimento, e che dovrebbe essere rappresentato da un segno importante.

Tutto ciò a prescindere dal recupero qualitativo e quantitativo delle acque che dovrebbero scorrere, a termini di legge, in abbondanza e pulite anche al fine di evitare il ripetersi del deprimente spettacolo di Riviera Magellano: ciò, peraltro, rientra già negli obblighi di legge imposti agli Enti Locali dalle normative vigenti, e che impongono la chiusura di scarichi non a norma, sia a monte che a valle, e che invece ancora sversano nel Marzenego; lo stesso livello di obbligatorietà si applica anche per la sicurezza idraulica del corso d’acqua, che dovrebbe essere stata già garantita a fronte dei numerosi eventi alluvionali sofferti in più parti della Città nei decenni scorsi.

Il progetto di riapertura del Marzenego dovrà coniugarsi funzionalmente e architettonicamente con il parallelo intervento di realizzazione dell’irrinunciabile progetto “M9”, e con l’auspicata apertura del piano terra, già emeroteca, dell’edificio ex Banca Cattolica.

Con l’impegno del Sindaco e della Giunta Comunale di intraprendere la via del ripristino urbano del corso d’acqua con disponibilità al dialogo e al confronto con le parti storicamente più sensibili della Città su questi temi, il progetto trova, quindi, il pieno assenso del Centro Studi Storici che vede nel recupero storico, culturale e ambientale di una delle parti più antiche e significative della Città, il fulcro del rilancio culturale ed identitario di Mestre.

 

CENTRO STUDI STORICI DI MESTRE